DreamingNeonBlack |
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| Personalmente sono contrario ai limiti di velocità.
Un guidatore coscenzioso deve essere in grado di valutare la velocità massima adottabile in sicurezza basandosi sulle sue condizioni fisiche, sulle sue capacità di guida, sul mezzo che sta guidando, sul traffico, sul tipo di strada, sulla visibilità, sulle condizioni dell'asfalto.
Non è vero che la velocità è fonte di pericolo DI PER SE'. E' fonte di pericolo la velocità INADEGUATA alle condizioni.
Per come sono fatti i corsi della patente in Italia un neopatentato, a meno di aver fatto molta pratica ad es. con un familiare, è a rischio praticamente in ogni situazione. Una persona con buona esperienza di guida, magari qualche corso di guida sicura e qualche giornata in pista sulle spalle può invece "avventurarsi" un po' di più mantenendo un ragionevole margine di sicurezza.
La patente viene data quasi a tutti, indipendentemente dalla capacità e maturità. Innanzitutto potremmo parlare in futuro di patentI, di livelli progressivi che testimoniano l'avvenuta maturazione del guidatore e che si conseguono con una condotta rispettosa, con l'assenza di incidenti e con ulteriori prove d'esame. Questa sarebbe una delle premesse indispensabili per parlare di sicurezza stradale in maniera seria. E non costerebbe necessariamente tantissimo. Ricordiamoci che i costi sociali degli incidenti sono altissimi, e li paghiamo tutti sotto forma di spesa sanitaria pubblica e premi assicurativi.
Venendo poi ai limiti nel mondo reale si tratta di un altro settore completamente da rivedere. Con tutta la cartellonistica variabile nelle strade con tutor si potrebbero mettere limiti altrettando variabili: su un'autostrada semivuota ed asciutta a tre corsie vada pure per i 150 ma sullo stesso tratto con traffico intenso magari si abbassa a 120 ecc. Sarebbero da eliminare tutti i limiti ingiustamente bassi messi per poter piazzare il velox, bisognerebbe alzare i limiti a 50km/h in certe statali che passano in alcuni centri abitati (magari anche solo a 60 o 70). Sono limiti che c'erano 30 anni fa, quando le macchine con le loro dotazioni di sicurezza attiva e passiva erano molto diverse!
Ci vorrebbero tante piste aperte a prezzi modici in ogni regione italiana, per far sfogare chi ha voglia di correre, e che poi andrebbe più tranquillo su strada. Se mai andati ad un trackday non avete mai avuto la sensazione di tranquillità nella guida usciti fuori dall'autodromo?
Ho scritto già abbastanza, le cose da fare in questo settore sarebbero tantissime e le possibilità offerte dalle tecnologie moderne sono tante.
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