§LUCA§ |
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ORRAIT evribadi!
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| CITAZIONE (strady @ 16/6/2009, 20:34) tutto chiaro... capisco.
Riguardo le Momo.. se bastasse un gas a far cambiare la luminosità a PARI potenza... tutti gli altri costruttori di lampadine sarebbero rinbambiti...
Perdonatemi ma ragiono da ingegnere.. nulla si crea magicamente.. più luce = più corrente.. provate a collegare una lampada da 55W a un trasformatore 12v e misuratene l'assorbimento.. se assorbe 4,6Ampere siam sul giusto... se ne assorbe di più.. fa più luce... ma non è da 55W..
Il gas e il colore del vetro influisce sulla tonalità di colore e un po sulla gradazione dei lumen.. ma non può raddoppiare la potenza di illuminazione.. (parlo sempre e solo di ALOGENE eh.. le xeno non entro nel merito.. ricordo solo che non sono più a filamento caldo ma a scarica...)
cmq.. prossimamente per curiosità comprerò le ULTRA bianche che mi hanno consigliato.. e poi vi dirò se sono 40€ buttati.. il tuo ragionamento non fa una piega.. però c'è anche da dire che se raddoppi la potenza non hai il doppio della luce putroppo! visto che a quanto ho capito sei un ingegnere ti posto un pezzo di un libro così se ti interessa gli dai una lettura e capisci da cosa viene fuori la potenza luminosa.. è un po lunga ma ne vale.. ....... Analizziamo il processo fisico che descrive l'efficienza luminosa. La lampada ha una potenza nominale in watt che nel tempo determina l'energia assorbita (si veda l’appendice 2); in uscita dalla lampada troviamo il flusso luminoso che è minore della potenza assorbita in quanto nel passaggio entrata/uscita ci sono le perdite, la formula seguente evidenzia quanto detto: Pu = P - Pp dove Pu è la potenza luminosa in uscita, cioè il flusso luminoso, P la potenza elettrica assorbita dalla lampada, Pp la potenza perduta e quindi non trasformata in energia raggiante. La potenza perduta è dovuta al processo non ideale di trasformazione della potenza elettrica in potenza raggiante a causa delle seguenti perdite: addizionali (esempio contatti), per effetto Joule (nelle lampade ad incandescenza tale effetto, riguardo al filamento, non costituisce solo una perdita ma bensì la base di funzionamento), per riflessione ed assorbimento della luce emessa da parte del bulbo in vetro che si trasforma in calore disperso dal bulbo stesso per conduzione verso l’esterno, interne per convenzione, per emissione nel campo dell'invisibile (raggi ultravioletti ed infrarossi), per una scarica non ideale dei gas, ecc.). In pratica la lampada è un "trasduttore" di energia: l'energia elettrica in entrata viene trasformata in energia raggiante, chiaramente con rendimento minore di 1. Una efficienza luminosa elevata significa un processo di trasformazione "più pulito" dell'energia elettrica in energia raggiante. Quindi, ritornando ai 621 lm/watt teorici, constatiamo che una lampada con efficienza luminosa pari a 62 lm/watt e di potenza pari a 100 W emette 6.200 lumen, contro i 62.100 lm/watt teorici con un efficienza del 10%! e perdite pari al 90%. ......................
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