CITAZIONE (lucaires @ 31/1/2013, 13:37)
Anche se non richiesto provo a far trasparire la mia idea.
Chi sono io persona fisica che mi rivolgo ad una grande persona giuridica per chiedere a loro l'autorizzazione? NESSUNO, un suo cliente! ah ah ah della fiat ah ah ah
Che strumento utilizzo al fine di essere sicuro che, ricevano, leggano, prendano in considerazione e rispondano?
Propongo notifica tramite ufficio UNEP? o la comune raccomandata con ricevuta che, appena aperta e letto l'oggetto viene subito cestinata...
Cosa comporta per la grande persona giuridica ricevere, leggere, prendere in considerazione la mia istanza e rispondere?
Giuridicamente parlando si tratta di un ampliamento di responsabilità: qualora accadesse un sinistro tale per cui fosse esposta a (rilievo economico) risarcimento....
Quale vantaggio la grande persona giuridica nel ricevere, leggere, prendere in considerazione la mia istanza e rispondere?
Fidelizzazione dei clienti e potenziali nuovi acquirenti? ma figurati!!! in compenso solo rischi e costiaggiuntivi
Ciao,
premetto che ho riletto più volte il tuo intervento e sinceramente non riesco a capire dove vuoi arrivare.
Hai detto tutte cose sacrosante, infatti sono in parte d'accordo con te.
Però mi permetto di fare alcune puntualizzazioni, spero sarei d'accordo con me.
1) La 500 e la Panda hanno il medesimo telaio, le medesime sospensioni e i medesimi organi meccanici, stesso cambio e stesso motore.
Chi ha l'eper potrà verificare che molti dei ricambi di meccanica e sospensioni di 500 e Panda hanno gli stessi codici, ergo i ricambi sono gli stessi.
Non a casa io in prima persona sulla mia Panda monto le molle delle sospensioni -50 Eibach per la 500 1.4 16v.
2) la 500 1.4 16v (e anche altre versioni) può montare i cerchi da 16 con pneumatici 195/45 R16 fin dall'origine.
Perchè la Panda no? Se gli organi meccanici, la geometria delle sospensioni, l'altezza da terra sono gli stessi, insomma se la 500 sotto la pelle è una Panda non ha senso.
A maggior ragione c'è la dimostrazione di chi ha montato i cerchi da 16 (addirittura qualcuno ha i 17) che può tranquillamente affermare che non ci sono interferenze con gli organi meccanici o controindicazioni alcune.
3) nel mio caso avevo chiesto le 175/65 R14 82T che hanno si un rotolamento maggiore (ma anche un indice di carico maggiore) delle 195/45 R15 ma idem come sopra la 500 le può montare (la 500 come invernali monta proprio le 175/65 R14), quindi siamo punto e a capo.
4) prendo ad esempio quanto detto da flexgrimmy: richiesta di nulla osta per le 185/55 R14, premetto che non so per quale versione di Panda, ma sta di fatto che quella misura le monta la 100HP come invernali, ergo se stanno sulla 100HP non vedo problemi nel farle stare sulle altre Panda.
Per assurdo non capisco nemmeno il perchè non permettere di montare le 195/45 R15 su una 1.2 60cv, da un punto di vista prettamente tecnico non esistono controindicazioni, se non quella che lo sterzo diventa durissimo e che forse una 1.2 con i 15 consuma come un Boeing 747...
Ma dal momento che scatola dello sterzo, braccetti delle sospensioni e tutto il resto sono identici tra tutte le versioni di Panda non vale nemmeno la tesi che montare i cerchi da 15 su una vettura per cui i componenti sono stati pensati e dimensionati in funzione del montaggio di ruote da 13 o da 14 potrebbe causare cedimenti strutturali.
Ad esempio qualche anno fa la VW permetteva di montare i 195/45 R15 anche sulla Polo 1.0 50 cv senza servosterzo, tirate voi le conclusioni...
Non mi pare che nessuno si sia mai ammazzato su una Polo 1.0 con i 15" per via del fatto che si è spaccato qualcosa...
5) trovo piuttosto ridicolo che di fronte ad una richiesta di autorizzazione al montaggio di pneumatici che non sono scritti a libretto una casa madre mi risponda che tale misura non può essere montata perchè non è stata omologata.
Che notiziona! Mi bastava leggere il libretto per scoprirlo!
L'attività di assecondare o meno le richieste dei clienti rientra nelle normali attività del post-vendita.
hai ragione quando dici che assecondare certe richieste comporta un aggravio di responsabilità per la casa madre, ma produce senza ombra di dubbio anche un ritorno di immagine scaturito dalla soddisfazione dei clienti.